Autore: David Trueba
Pubblicato da Feltrinelli - Ottobre 2023
Pagine: 448 - Genere: Narrativa, Satira
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807035678
ASIN: B0CJ322BFF
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Amelia, docente universitaria candidata alla presidenza della Spagna, assume Basilio, un giornalista veterano dal passato politico discutibile, per i suoi discorsi elettorali. Detto "Ippopotamo" per la sua figura imponente, Basilio, cinico e irriverente, si unisce al tour elettorale, gettando benzina sul fuoco con la sua condotta sfrontata. Attraverso il suo sguardo spregiudicato, rivela i retroscena spregevoli della campagna elettorale, mettendo in luce la manipolazione dei "cari bambini", ossia gli elettori, conducendoli a una vittoria dubbia. La satira spietata e esilarante di David Trueba offre un'autoironica "autobiografia del rancore", coinvolgendo il lettore nei comportamenti amorali e discutibili del protagonista.
Penso sempre più spesso che le cose dipendono dalle persone, dall’individuo, e non tanto dai gruppi, dai partiti, dai governi, dalle istituzioni, dalle religioni… È la chimica delle persone.
Amelia è una docente universitaria candidata alla presidenza della Spagna. Deve fare il “Giro di Spagna” alla ricerca di consensi e per farsi conoscere dagli elettori. È una perfetta sconosciuta nel mondo politico e, si sa, che il miglior politico è sempre quello sconosciuto. Per avere successo nella sua campagna ha scelto Basilio, un ex cronista politico senza filtri né censure. Non è proprio quello che si può definire amante della forma fisica, anzi i suoi centodiciannove chili sono una sfida al salutismo, una ribellione contro l’essere magri. Non gli è mai importato del suo aspetto fisico, lo chiamano “L’Ippopotamo” e ne fa un vanto. È l’uomo giusto che serve ad Amelia per abbindolare gli elettori, quelli che lui definisce “i suoi cari bambini”.
Persone capricciose gli elettori, sempre pronti a guardare e giudicare quello che fanno i politici, hanno bisogno di una guida, non capiscono i messaggi, ma si lasciano trasportare sull’esperienza, sperando di essere salvati. Basilio sa come manovrare tutto lo spettacolo e i media perché è perfettamente consapevole che questi non permettono di conoscere la realtà, ma propongono solo finzione. Lo stesso Basilio manipola la realtà quando redige i comunicati stampa sulla vita di Amelia per farla conoscere ai suoi ‘cari bambini’: durante la campagna elettorale non si può dubitare, non è possibile dire la verità, non è possibile rettificare. Il fine giustifica i mezzi perché l’importante è arrivare alla vittoria e per arrivarci tutto è lecito. Di quattro candidati, solo uno sarà il prescelto, la persona destinata a guidare un paese. Tutti fanno promesse, tutti cercano di mettere in cattiva luce gli avversari. Una guerra fino all’ultimo colpo. Amelia è sempre stata estranea a tutto questo, non sa come muoversi, a volte sembra quasi un burattino nelle mani dei suoi consulenti d’immagine. Si fa guidare come una bambina innocente in un gioco che potrebbe rivelarsi più grande di lei.
Con il passare delle settimane, Basilio inizia a nutrire una sorta di ammirazione nascosta nei suoi confronti, la vede fragile e indifesa, vorrebbe proteggerla. Ma come già si è detto in politica, tutto è lecito e tutto è uno strumento per arrivare al risultato. E forse Basilio lo scoprirà presto a sue spese.
Cari bambini è una satira sulla politica e sulla società contemporanea. Basilio è cinico, critico verso gli altri e verso sé stesso. Non risparmia nessuno. Critica la società, gli elettori che vede come bambini creduloni da abbindolare, critica i politici che farebbero qualsiasi cosa per una manciata di voti e per screditare gli avversari. Sa come funziona il mondo e riesce a prendersi gioco di lui. È pagato per farlo. Ci troviamo di fronte a una narrazione che parte lenta, Basilio si rivolge ad Amelia come se questa fosse completamente all’oscuro di tutta la vicenda, quando invece ne è stata la maggiore protagonista. Tutto è narrato dal punto di vista di Basilio. Riesce a coinvolgere il lettore nella campagna elettorale. Sa come andrà a finire la vicenda, l’ha già vissuta sulla sua pelle, e noi lettori avvertiamo che prima o poi arriverà il punto di rottura finale, ma non si capisce quando. David Trueba riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Approfondimento
Uno degli ultimi libri pubblicati da David Trueba, Cari bambini ci porta all’interno della campagna politica per le elezioni presidenziali di un paese come la Spagna. Il narratore è Basilio, il giornalista politico per eccellenza, quello che non risparmia mai niente e nessuno con le sue opinioni: ne ha una per tutto e per tutti. La protagonista del racconto di Basilio è Amelia, una povera docente universitaria che ha deciso di candidarsi alle elezioni. Una donna facile da manovrare che non sa come muoversi sulla scena di quel teatro fatto di tante maschere e pochi volti che è la politica. Non è la prima e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima sconosciuta che prova a compiere l’impresa e a farsi scegliere dagli elettori, presentandosi come una persona semplice, lontano dal malcostume a cui gli elettori ormai sono da tempo abituati. Un libro che ci porta con sé dietro le quinte, alla scoperta di teatrini e giochi per agguantare una manciata di voti in più rispetto all’avversario. Trueba riesce a giocare molto sull’ironia per denunciare i vizi della società e dei politici contemporanei.
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