
Autore: Santo Versace
Pubblicato da Rizzoli - Novembre 2022
Pagine: 160 - Genere: Biografico, Autobiografico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Varia
ISBN: 9788817174640
ASIN: B0BL8CQFQ5

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Un’avventura che è iniziata a Reggio Calabria e che ha portato Santo Versace a Milano e poi alla conquista del mondo intero. La storia di un uomo che di vite ne ha vissute mille, ha maneggiato il potere, la ricchezza, la fama, non ha avuto paura di rischiare, credere nei sogni e nelle passioni, è stato capace di pensare in grande e attraversare le avversità senza farsi spezzare. E che soprattutto non è mai fuggito dal suo ruolo: quello del fratello maggiore. Ha saputo affiancare Gianni per tutta la vita e tradurre la sua arte in quell’azienda che i tre fratelli insieme hanno trasformato in mito. Ha tenuto dritto il timone anche nelle notti più buie, quando i dolori, e le difficoltà hanno travolto la famiglia, perché questa non è solo la storia di un uomo ma è anche quella di un cognome: Versace.

Un’emozione nuova, per me. Questo è il mio presente. Quello della moda è un percorso che ho seguito fino a che è stato necessario. Adesso, continuando a occuparmi di cultura e creatività in altro modo, mi sento in perfetto equilibrio. Inoltre, già prima della vendita dell’azienda Versace, mi sono dedicato alla filantropia.
Nei primi capitoli Santo Versace colpisce al cuore con la sua profonda amarezza. I racconti della sua famiglia e la descrizione accurata dei suoi genitori sono fortemente nostalgici. Spiccano la sorella venuta a mancare e la madre Franca, la grande sarta stilista che voleva fare il medico, ma che invece risultò artefice per la crescita professionale di Gianni, il mito.
Il romanzo vuole essere un cammeo stilistico di Gianni, ma tra le pagine smunte di pallida emozione si cela uno spirito di rivalsa; l’autore Santo cerca di raccontarsi predominando la scena, ma ne esce solo come un vano tentativo di primo della classe che a stento emerge per farsi conoscere dalla gioventù dei nuovi acquirenti del marchio come imprenditore di successo.
Lavoro, disciplina e, al contempo stesso, follia, richieda la moda. Per questo ho voluto, con il progetto Altagamma, valorizzare i migliori brand italiani. Per questo, oggi, i miei interessi continuano su quella scia di arte e cultura, attraverso, per esempio, la produzione cinematografica. C’è un nesso, c’è sempre un nesso. La vita è un gomitolo che ha un solo punto d’inizio. Il mio gomitolo è uscito dalla sartoria di mamma Franca. Mi sono buttato nella moda con tutto me stesso. La passione che aveva Gianni per disegnare era la medesima passione che avevo io nel trasformare le sue collezioni in un trionfo commerciale totale, dalla passerella, ai negozi, alla strada.
La sorella Donatella è debolmente tratteggiata come tutti i restanti elementi familiari, la nipote Allegra, la figlia Francesca e il figlio Antonio.
La narrazione accenna con sforzo al passato della moda, in alcuni passaggi si percepisce la volontà di diffondere più informazioni possibili relative alla mutazione attuale, ma l’autore si perde via inserendo nel discorso un innumerevole elenco di modelle, stilisti, personaggi illustri e jet- set internazionale alterando l’insieme come in un poltiglioso miscuglio, appesantendone la trama e allontanandosi pericolosamente dallo scopo inziale.
Era la prima metà degli anni Settanta, con l’Italia sottosopra tra terrorismo e rapimenti. Allora, la moda era una nicchia, non aveva nemmeno lontanamente acquisito quelle caratteristiche di egemonia culturale e di fenomeno di costume che si sarebbero imposte dopo. La moda non faceva ancora parte, come si dice oggi, della conversazione sociale […] le supermodel chiamate solo per nome senza bisogno del cognome, furono una delle invenzioni di Gianni. Non erano appendini, erano delle muse, erano le stelle che facevano brillare ancora di più la nostra immagine. La loro bellezza rendeva tutto ancora più spettacolare. Gianni lo sapeva e le valorizzava moltissimo. Ma lo sapevano anche loro. Soprattutto lo sapevano i loro pestiferi manager sempre troppo avidi di denaro.
Approfondimento
Risulta eroico individuare degli approfondimenti degni di nota se non scandagliando scrupolosamente.
Il personaggio più amato resta, dopo tutto l’impegno dell’autore, ancora una volta Gianni Versace che si fa apprezzare per la personalità influente e per il genio e al contempo per la capacità di sapersi imporre, pur partendo da una natura omosessuale e da una patria del profondo sud calabrese, magistralmente tra le più svariate forme di discriminazione, senza alcuna difficoltà.
La sua creatività umana garantisce la diffusione omogenea dei canoni della bellezza, valorizzata da un’estetica che non ha un limite temporale.
Una curiosità, la casa editrice del romanzo è Rizzoli, ed è bene rammentare la dimora che Santo si aggiudicò a Milano, l’antica e amata residenza Rizzoli, desiderata dai maggiori stilisti italiani, tra cui anche Valentino.
Non sarà forse un caso?
Nausicaa Baldasso