
Autore: Robert Kolker
Pubblicato da Feltrinelli - Marzo 2022
Pagine: 448 - Genere: Saga famigliare
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Varia
ISBN: 9788807493133
ASIN: B09M8P9Z75

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Stati Uniti, metà del secolo scorso. La famiglia Galvin è la personificazione del sogno americano. Il padre Don si avvia a una brillante carriera nell'esercito e i suoi numerosi trasferimenti non impediscono alla coppia di mettere al mondo ben dodici figli, dieci maschi e due femmine, ragazzi sani e intelligenti, dei campioni negli sport e nella musica. Una famiglia di successo. Ma le cose, con l'adolescenza, cominciano a non andare come dovrebbero. Il figlio maggiore mostra comportamenti strani e aggressivi, seguito nel giro di poco tempo da altri cinque fratelli. In un crescendo di allarme, violenze e angoscia, la famiglia Galvin precipita in una spirale che non le lascerà scampo: a sei dei figli viene diagnosticata la schizofrenia, e la loro vita non sarà mai più la stessa. Sono gli anni in cui la scienza compie i primi passi nella comprensione dell'origine della malattia mentale. Genetisti, psicanalisti, biologi si scontrano a suon di teorie ed evidenze contrastanti e, tra manicomi, misure contenitive, psicofarmaci, elettroshock, i Galvin saranno protagonisti e oggetto di una ricerca che a tutt'oggi non ha ancora dato risposte precise.
“Quando Lindsay guarda Jack, adesso, non pensa a sé stessa ma a Peter, Donald, Matt e agli altri fratelli malati. Si sarebbe potuto fare qualcosa per aiutarli prima che i medicinali presentassero il conto, spegnendoli senza curarli?”

Siamo umani perché le persone che abbiamo attorno ci rendono tali.
Prima metà del ventesimo secolo. Don e Mimi Galvin sono una coppia solida e innamorata. Dopo la guerra, lui viene mandato dall’Air Force in Colorado e lei, stanca del continuo peregrinare, ne è entusiasta. La coppia si impegna a incarnare la propria versione del sogno americano: mettono su una famiglia rispettabile, benestante, cattolica, ma soprattutto numerosa: nell’arco dei vent’anni del boom economico, dal ’45 al ’65, nascono dodici figli, dieci maschi e due femminucce, ultime della lunga serie.
Don e Mimi, contro il parere delle persone più care, credono nelle famiglie numerose, e indirizzano i figli in diverse attività: musica, sport, scacchi. Il maggiore, in particolare, sembra brillante quanto il padre e destinato a renderli orgogliosi. Tutti i Galvin sono di bell’aspetto e talentuosi, sembra davvero che Don e Mimi ce l’abbiano fatta. Ma il sogno americano è già pronto a frantumarsi prima che tutti i dodici figli siano nati: più o meno precocemente, più o meno violentemente, sei figli su dodici si riveleranno instabili mentalmente: schizofrenia, sarà la diagnosi.
Hidden Valley Road è un saggio-romanzo ripercorre la storia della famiglia Galvin dalla genesi al declino, passando per gli episodi di malattia che colpiranno i fratelli e analizzando gli effetti che questi avranno sulla parte di figli sani, perché “per una famiglia, la schizofrenia è innanzitutto un’esperienza emotiva, come se le fondamenta della famiglia stessa s’inclinassero per sempre nella direzione del parente malato”.
Non solo: questo libro è anche un viaggio nella storia della psichiatria e degli studi fatti per arrivare alle consapevolezze nuove del nostro secolo, a cui i Galvin, offrendosi come caso studio, hanno dato il loro contributo.
La voce narrante di Hidden Valley Road, lo stesso Kolker, racconta senza pietismo la storia di una famiglia, di una malattia, di una professione e di come queste componenti si siano intrecciate nel corso dello scorso secolo per permettere a noi oggi di avere nuove consapevolezze e nuovi approcci alla schizofrenia.
Racconta del dramma umano e della malattia senza sensazionalismi, anzi in maniera pulita, ordinata. Si tratta, d’altronde, di una delle penne più famose del giornalismo statunitense. Il dramma scaturisce da sé, dalle scene raccontate in maniera essenziale: il dolore della schizofrenia e quello di chi la subisce come fumo passivo. Ma anche gli stigmi sulla malattia e i limiti di accettare questa condizione e di curarla. Un percorso doloro e vero, realmente accaduto. Kolker è una voce che registra anche i limiti umani e gli errori, seppur inconsapevoli, dei due genitori che, nell’ansia d’inseguire il sogno americano, dimenticano spesso la realtà concreta e vivono una battaglia privata che li allontana dai figli. Dai loro problemi, soprattutto.
Approfondimento
Hidden Valley Road segue più strade in un unico libro: è la storia di una famiglia, è il dramma della malattia, è il processo di ricerca medico. In una profonda analisi, Kolker mostra un pudore privato nel riconoscere e affrontare la malattia da parte dei genitori, il dramma dei figli che spesso si sentono da loro abbandonati: non solo i ragazzi malati, ma anche gli altri. Le difficoltà di vivere e l’ambiguità, specie per le sorelle più piccole, vittime in un modo diverso e più crudele degli altri, amore e odio verso la propria famiglia. Ma mostra anche le ricerche, i continui studi, le analisi all’insegna del progresso per un futuro che si auspicava migliore e in effetti lo è stato.
In ultimo Kolker riflette, insieme a chi legge, sulla malattia mentale come stigma e sul modo medico di affrontarla. Mostra come i medicinali spesso si siano rivelati dannosi quanto la malattia stessa e come una società immersa nell’ottica dei grandi ascensori sociali e nell’ansia di scalare una vetta immaginaria abbia lasciato ai margini chi non rispecchiava quel sogno americano che Don e Mimi come tantissimi altri hanno rincorso fino alla fine. Kolker si chiede, insieme al lettore, se ci fosse stato un altro modo per aiutare i malati di schizofrenia che non fossero le violente terapie come lo shock insulinico.
Una storia vera e dolorosa, raccontata con puntualità e rigore, che fa tristezza e fa riflettere sulla società di ieri, ma anche su quella di oggi. Sfida il lettore a chiedersi: quanti passi avanti abbiamo fatto e quanti dobbiamo farne ancora?
Silvia Rodinò