Autore: Roberto Centazzo
Pubblicato da Tea - Febbraio 2016
Pagine: 247 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa TEA
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
La storia di tre poliziotti, compagni di squadra, amici, che si ritrovano a dover fare i conti con un difficile periodo della vita: il pensionamento, un traguardo atteso con ansia come giusta ricompensa per una vita di lavoro e sacrificio. Ben presto però i tre amici scopriranno che non è facile reinventare la vita e spendere il proprio tempo; nascerà così la “ Squadra speciale minestrina in brodo”, un titolo che è tutto un programma!
Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile, Eugenio Mignona, ex sovrintendente alla Scientifica, Luc Santoro, ex assistente capo all’Immigrazione; tutti ex, tutti e tre alle prese con la pensione. Arruolati dal 1975, colleghi prima e amici negli anni, dopo onorati anni di servizio in polizia, di duro lavoro sul campo, di servizio d’ordine, di indagini ed appostamenti, si ritrovano a dover sgomberare le rispettive scrivanie. Avevano fantasticato tanto su tutte le cose che avrebbero finalmente potuto fare con tanto tempo libero a disposizione, ma scoprono presto di non saper fare altro che i poliziotti.
La noia e alcune coincidenze con dei casi mai risolti, li convincono che c’è ancora bisogno di loro; nascerà così la Squadra speciale minestrina in brodo. Pammattone, nome in codice “Semolino” (perché si riempie di macchie rosse se mangia cibo pesante), Mignogna, nome in codice “Kukident” (perché per il pensionamento si è regalato una dentiera) e Santoro, nome in codice “Maalox” (perché soffre di bruciori di stomaco): sono una squadra a tutti gli effetti, senza armi, ma con esperienza, intuito e una gran dose di coraggio dalla loro parte.
La notizia della morte di un immigrato di nome Mamadou che Pammattone aveva arrestato e interrogato tempo addietro e al quale erano sfuggite parole su pezzi grossi della contraffazione dà il via alle indagini della squadra speciale di pensionati i quali, con l’aiuto di qualche ex collega e di collaudate fonti di informazioni, risolveranno un caso con implicazioni ben più ampie di quanto immaginavano. Si solleverà il coperchio sul mondo dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina, della prostituzione, della contraffazione, del riciclaggio di denaro sporco.
Ambientato a Genova, La prima operazione di squadra speciale minestrina in brodo ne offre scorci realistici con pochi cenni e brevi pennellate; altrettanto succede con la descrizione dei personaggi che sembra quasi di vedere.
Sono delineati con cura, ognuno con le sue peculiarità, con il suo bagaglio di esperienze e delusioni, con il proprio disincanto, col rimpianto comune di chi ha dedicato tutto al proprio lavoro e si accorge troppo tardi che il tempo è volato in fretta, troppo in fretta per recuperare.
Approfondimento
Ciò che rende piacevole la lettura di La prima operazione di squadra speciale minestrina in brodo è soprattutto l’ironia dei protagonisti, la loro complicità, il senso di amicizia, la sintonia e l’affiatamento.
Senza essere di grandi pretese offre spunti di riflessione su molteplici aspetti della vita, in particolare sulla realtà del difficile cambiamento che ogni uomo deve affrontare quando arriva l’età della pensione.
Ma non è mai pesante, anzi, lo caratterizza una scrittura frizzante e ironica, veloce e di rapida lettura.
Divertente e simpatico sembra impostato in maniera tale da avere un seguito. Sicuramente una piacevole lettura di svago.
Maggie