
Autore: Maurizio de Giovanni
Pubblicato da Rizzoli - 10/04/2018
Pagine: 360 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Nero Rizzoli
Sara, capelli grigi, bellezza trattenuta solo dall'anonimato in cui si è chiusa, non vuole vivere ed il suo dono è l'invisibilità. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un'unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla

Sara al tramonto aveva nel cuore una porta aperta in cima a una scala a chiocciola, e quella porta era la sua debolezza.
Sara la incontriamo così, al tramonto, una donna di mezza età, capelli grigi, abiti dimessi, quasi trasandati, seduta su una panchina di un parco; mentre la città cambia aspetto, i bambini ed i vecchi lasciano lo spazio verde dove hanno trascorso il pomeriggio, mentre altri, giovani e coppie di innamorati, danno loro il cambio nell’occupare la zona. Sara la vediamo colpita da quel raggio di sole, impassibile, solitaria, anonima. Ma Sara è ben altro che anonima, ex agente speciale in pensione, il suo sguardo, attento, profondo, intelligente, sa leggere le parole della gente, il guizzare dei suoi occhi sa mettere a fuoco gli atteggiamenti, le sfumature, sa riconoscere la verità dai gesti. E, al tramonto, su quella panchina, Sara non è sola, perché all’improvviso compare la figura di una giovane donna, visibilmente incinta, è Viola, la compagna di Giorgio, il figlio di Sara morto in un incidente, che si siede e parla con lei, ascolta e si racconta. E così, al tramonto, in un qualunque parco di provincia, sull’orizzonte del sole che declina si staglia uno strano duetto, formato da una anonima signora di mezza età e da una ragazza con la sua pancia enorme e la sua promessa di futuro.
Ma all’improvviso, dall’ordinario il romanzo vira verso l’ignoto, l’improbabile, l’irrisolto, quando una ex collega di Sara la contatta perché ha bisogno di lei per sottoporre alla sua attenzione un caso già risolto, per il quale c’è già in carcere un colpevole; ma c’è una bambina in pericolo, ed allora c’è bisogno della capacità di Sara di andare oltre l’ovvio e l’evidente per scoprire la verità. Ad aiutare Sara nella sua indagine c’è anche Davide Pardo, un poliziotto in gamba ma squinternato, accompagnato da un ingombrante bovaro Bernese. Sara a Pardo cominceranno allora a scavare dentro le persone, dentro le storie e le passioni di una potente famiglia, fino a scavare dentro loro stessi e superare i loro irrisolti, fino ad arrivare, ognuno a modo suo, a ricominciare a vivere. Accanto a loro, accanto alle loro coscienze di sbirri, a sbrogliare una matassa informe, si accompagna, inaspettatamente, Viola, il suo occhio fotografico, i suoi modi aperti e disinvolti, e la sua grande capacità di entrare nel cuore delle situazioni.
Sara al tramonto non è solo un giallo, è una amara riflessione sui nostri tempi, è il racconto di una donna che tanto ha amato e tanto ha sofferto, è il confronto tra Sara e Viola, tra due donne profondamente diverse ma entrambe necessarie l’una all’altra. Mentre si risolve il caso a cui Sara sta lavorando, con la sua bislacca compagine di aiutanti, il lettore conosce e comprende anche la figura stessa di Sara, il cui carattere spigoloso, la ferrea volontà, la determinazione, lasciano il passo alla storia di una donna straordinaria, intelligente, capace, coerente, determinata, cosciente delle proprie scelte, le quali, sebbene profondamente sofferte, non vengono mai rinnegate.
Approfondimento
Con la sua prosa elegante e raffinata, De Giovanni tratteggia una figura femminile indimenticabile e crea un romanzo dove tesse in maniera mirabile tensione narrativa, suspence e compartecipazione emotiva; il lettore non può restare indifferente a ciò che accade non solo nello svolgimento delle indagine, ma anche nelle vite dei protagonisti, segue il corso degli eventi e delle esistenze, sentendo la vicinanza con questa figura di donna, umanissima e struggente. Sara, che sa leggere fin quasi dentro il cuore della gente, riuscirà a leggere anche nel cuore dei lettori.
La gente, riflettè Sara resistendo al sonno, si aggrappa. Non fa altro, alla fine. Si aggrappa a una persona, a un animale, a un ricordo. Si aggrappa alle bollette, al mutuo, alle vacanza. Si aggrappa per non affondare, fissando gli occhio su qualcosa di vicino per non dover guardare lontano, dove risiede solo l’abisso
Romina Celani