
Autore: Antonella Migliorati
Pubblicato da Youcanprint - 2024
Pagine: 456 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9791221476590

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
🌐 Sito - Pagina Ufficiale
🎬 La video recensione su Youtube
Antonella Migliorati ci porta in lungo viaggio nel tempo, dal ritrovamento della Madonna di Ripalta a come la Cappella sia divenuta Santuario Diocesano, ai vari parroci-rettori, che vi sono succeduti e tanto si
sono adoperati per i restauri del quadro, la festa patronale, i pellegrinaggi, le testimonianze meravigliose, la visita al Santuario che troverete suggestiva. I restauri e gli scavi, la preghiera, la novena dei canti tradizionali di una comunità dalla forte identità.

La madre di Cristo è una figura unica nella storia umana e centrale nella fede cristiana. Risalta il suo ruolo decisivo nella redenzione dell’umanità e quello di intercessore tra Dio e l’uomo. Per i cristiani e non solo rappresenta un modello di fede, obbedienza e virtù. Una speranza a cui potersi aggrappare nei momenti difficili e una custode spirituale dei valori cristiani, di ispirazione. Molte opere d’arte celebri si sono ispirate alla sua figura e anche molti saggi e romanzi storici hanno raccontato la sua vita o, anche solo per curiosità l’hanno immaginata. Il libro di cui vi scrivo oggi è dedicato a un’opera pittorica che la rappresenta, la Madonna di Ripalta. In particolar modo al culto ad essa dedicato. Beatae Mariae de Ripis Altis di epoca bizantina è un dipinto su legno che raffigura la Madonna con in grembo il Gesù bambino.
Il libro La Madonna di Ripalta di Antonella Migliorati la celebra raccontandone la storia e le leggende. Mi riferisco in particolar modo a quelle relative al suo ritrovamento in località “Ripa Alta” sulla riva del fiume Ofanto. Ci offre una “scena” completa che la colloca precisamente negli spazi fisici che tutt’oggi la accolgono, ne delinea la cornice comunitaria di devozione da cui è sostenuta. Attraverso relazioni e verbali dell’epoca documenta i restauri e le valorizzazioni compiute nel corso degli anni, descrive le varie fasi in cui l’icona è protagonista a Cerignola e nei paesi vicini, le celebrazioni e i pellegrinaggi dei fedeli.
Attraverso una vivida descrizione il lettore riesce a immergersi e a comprendere le particolarità che rendono questa Madonna certamente unica. Grazie alle fotografie inserite può apprezzare la cura dei dettagli, i manti realizzati a mano e donati dalla popolazione. Può vivere la festa patronale dell’8 settembre con il carro trionfale, anch’esso realizzato appositamente, che ospita la reliquia trasportata nel suo pellegrinaggio fino alla Chiesa Madre da una staffetta di portantini. Abbiamo i portantini della Madonna, a diretto contatto con l’icona e i portantini del carro. Entrambi con una lunga tradizione alle spalle. La processione è accompagnata da canti e litanie di fedeli cerignolesi e internazionali, i vespri. Percepibili i momenti di commozione e di unità nella preghiera di una popolazione attenta, rispettosa e realmente devota che custodisce con sentimento questa figura che Dio ha donato loro e a ogni celebrazione si prepara a stringercisi attorno.
Uno strumento nato per raggiungere e consolidare questo scopo è la Deputazione delle feste patronali. Come spiega l’autrice:
La principale finalità della Deputazione è quella di promuovere il culto verso la Beata Vergine Maria attraverso l’impegno e la testimonianza di una vita esemplare e nell’ organizzazione dei festeggiamenti, nel pieno rispetto delle vigenti norme ecclesiastiche e dei sani valori della tradizione ricreativo-culturale.
Il movimento organizzato insieme all’unità di intenti conferisce ai fedeli una precisa identità storica, sociale e religiosa che, e lo scoprirete tra le righe durante la lettura, essi assumono con orgoglio.
Un aspetto che non può passare inosservato è l’attaccamento alla sacra icona dei cerignolesi che emigrati dalla terra di origine hanno portato con sé il culto della Madonna di Ripalta. Ad esempio in America, dove esiste una comunità emigrata negli anni 20 o a Torino dove da anni si svolge la festa ad essa dedicata nella parrocchia Regina della Pace. La Madonna di Ripalta, non è solo un dipinto ospitato per sei mesi all’anno nel santuario a lei dedicato a pochi chilometri da Cerignola. Come forse avrete intuito rappresenta un vero e proprio collante, sociale e religioso, che unisce i fedeli cerignolesi tra loro e nel mondo. Un solido e duraturo filo prezioso.
Questo lavoro di ricerca e ricostruzione ha il merito di produrre e affidare alle nuove generazioni una preziosa testimonianza, ferma tra passato e presente, della fede dell’autrice e di quella di una comunità intera. Fede profondamente radicata, mai sbiadita.
Scritto con lo stile del saggio ricompone tutti i pezzi che rendono viva la storia, le tradizioni religiose, i luoghi che le accolgono. Si legge con facilità ed è adatto a tutti. Interessante la scelta di inserire alcuni documenti storici a supporto della narrazione anziché farne semplice riferimento così come l’inserimento di alcune preghiere. Particolare anche la scelta di inserire per nome e cognome molti cittadini delle deputazioni e non che sono stati impegnati, o tutt’ora lo sono, nel promuovere e sostenere, ognuno secondo la propria possibilità, le celebrazioni e il prosieguo delle tradizioni.
Vi auguro un felice viaggio in queste pagine ricche di devozione, scoprirete senz’altro una realtà speciale resa speciale dai suoi sostenitori e magari vi verrà la curiosità di fare un salto in quel di Cerignola, per unirvi alle celebrazioni o semplicemente per ammirare un’icona di valore artistico la cui presenza è fortemente radicata nel territorio, crocevia spirituale di cristiani di molti luoghi.
Fabio Pinna