Autore: Lorenza Ghinelli
Pubblicato da Marsilio - Maggio 2021
Pagine: 176 - Genere: Horror
Formato disponibile: Brossura
Collana: Farfalle
ISBN: 9788829709625
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In libreria dal 13 maggio
A maggio arriva Bunny Boy, di Lorenza Ghinelli. L’autrice torna ad esplorare il mondo dell’infanzia attraverso la sua protagonista bambina, Nina, sorda a causa di un incidente, ma dotata di una straordinaria sensibilità, che le fa sentire quello che gli adulti non sentono. Coinvolta in un’avventura che la porterà a confrontarsi con le ragioni del male, scivolando in un territorio in cui
l’infanzia può essere nera e cannibale, ma comunque degna di essere riconosciuta.
Dicembre 2018. La testa di un uomo a cui sono stati asportati gli occhi viene ritrovata in un sacco di plastica ai piedi di un cassonetto. Il resto del corpo, privato anche del cuore e delle mani, viene scoperto il giorno dopo in stato di decomposizione dentro un pozzetto dell’acqua piovana. La mattina seguente, sei mesi dopo la conclusione delle vicende narrate in Tracce dal silenzio, Nina viene obbligata dai genitori a tornare in psicoterapia. Soffre infatti d’insonnia ed è tormentata dagli incubi. Scoprirà presto che l’unica a poter fermare il killer – un bambino spezzato trasformatosi col tempo in un oscuro e spietato vendicatore chiamato Bunny Boy – è proprio lei, con l’aiuto di vecchi e nuovi alleati. Per farlo dovrà ritrovare il bambino che è stato: nel silenzio di ragazzina sorda in cui è relegata, i suoni e le visioni che la infestano appartengono infatti al passato di Bunny Boy. Ciò che non può essere sanato né ricomposto dovrà comunque trovare ascolto.
Hanno scritto di Tracce dal silenzio:
«Questo non è un romanzo. È un miracolo che dà sostanza alle parole di cui si compone, trasformandole in incubi (sur)reali». Marcello Simoni
«Una storia da brivido costruita con grande perizia. La scrittura è morbida, suggestiva, avvolgente». Mirella Serri, Tuttolibri – La Stampa
«Una favola nera che trasforma il quotidiano in un inferno. Ghinelli esplora le zone oscure dell’infanzia mescolando scene macabre e magia». Robinson – la Repubblica