Tra i migliori racconti di Juan García Ponce. Tre precipitati (nel senso chimico del termine) delle sue storie, delle sue invenzioni e delle sue ossessioni (Octavio Paz)
Tre racconti, tre esercizi narrativi di contemplazione che si affacciano ognuno a un proprio mistero: la nudità del corpo, un oggetto della memoria, il mondo rivelato nella scoperta della sessualità.
Leggendo Incontri di Juan Garcia Ponce, Premio Xavier Villarutia 1972, un classico della narrativa messicana, come lo ha definito il critico Christopher Dominguez, che viene finalmente pubblicato anche in Italia da Edizioni EIR, si ha l’impressione di osservare un album di fotografie: ciascun racconto è fissato in sequenze di quadri che, come luoghi risolti eppur aperti in sé stessi, contengono in nuce le storie. L’autore spinge lo sguardo sul bordo della vita, sulla cornice degli eventi, dà voce all’indeterminata ma inesauribile pienezza da cui parlano, riportando chi li osserva a un profondo senso di intimità e appartenenza con essi.
Ne Il gatto, un insolito triangolo amoroso ha inizio il giorno in cui D introduce nel proprio appartamento un gattino, con l’intento di sorprendere la compagna a letto. Oggetto della tenerezza e curiosità di entrambi, il felino, fragile e superbo, diviene un innocente strumento di piacere sul corpo nudo della donna, in un gioco erotico tra voyeurismo ed esibizione che lega gli amanti e assieme li divide, confermandoli nella loro inviolabile distanza.
Brillante esercizio di brevità e compiutezza poetica, La piazza ricostruisce, attraverso una racccolta d’immagini e rievocazioni nel tempo, il posto di una memoria privata, in un ritratto complesso e concluso, come un eterno istante.
Chiude la raccolta la novella Il gabbiano, dove una coppia di adolescenti, scopre per la prima volta l’amore nel corso di una vacanza, e con esso l’incertezza dei sentimenti e i turbamenti del desiderio erotico che irrompe tra loro, improvviso, nella solitudine di una spiaggia deserta. Unico testimone, un gabbiano. Dallo spazio privato di un appartamento alla luminosità abbagliante del mare, dove i confini tra cielo e terra si confondono, la scrittura di Juan García Ponce si fa strumento di osservazione e allarga il proprio campo visuale, nel tentativo di portare sulla pagina l’epifania aperta in un incontro e qui, dominata da un senso di attesa, ecco che la parola, sul punto di svelare, di colpo, si trattiene.
Incontri di Juan Garcia Ponce, pubblicato da Edizioni EIR, è disponibile in libreria al prezzo di Euro 10,00.