
Autore: Barbara Garlaschelli
Pubblicato da Piemme - Marzo 2017
Pagine: 204 - Genere: Non fiction
Collana: Saggistica

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Dal 28 marzo in libreria
Sta per arrivare in libreria Non volevo morire vergine, il toccante e ironico racconto di Barbara Garlaschelli edito da Piemme.
La vita di Barbara è cambiata all’improvviso a poco più di quindici anni, quando per un tuffo in acqua troppo bassa è rimasta tetraplegica. Quindici anni è l’età delle prime cotte, delle prime schermaglie, dei batticuori. E del sesso. Di tutte le perdite che l’incidente ha portato con sé, la più insopportabile è proprio il pensiero di restare vergine per sempre. Vergine non solo nel corpo, ma di esperienze, di vita, di sbagli, di successi, di fallimenti, di viaggi, di sole. Armata di coraggio, ironia e molta curiosità, Barbara affronterà tutte le rivoluzioni imposte dalla nuova condizione, fino a ritrovare se stessa in un corpo nuovo. In una girandola di situazioni tragicomiche e di ragazzi e uomini impacciati, generosi, a volte teneri, a volte crudeli, Barbara compie la sua iniziazione al sesso e all’amore. Con gli stessi slanci, le delusioni, gli entusiasmi che tutte le donne, anche quelle con le gambe, conoscono molto bene.
«A Milano, in una giornata di ottobre del 1982, guardo fuori da una delle tante finestre della classe e vedo ragazzi e ragazze che passeggiano nel prato della scuola. Una volta ero come loro. Camminavo, correvo, saltavo. Ora tutto è cambiato. Io sono ferma mentre loro continuano a correre, ignari del tesoro che possiedono: un corpo che risponde alla propria volontà. E io non voglio morire vergine. Non sarà facilissimo.»
Barbara Garlaschelli vive a Piacenza. Laureata in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano, tra le sue pubblicazioni c’è la raccolta di racconti brevi di humor nero O ridere o morire (Marcos y Marcos, 1995; Todaro editore, 2005, nuova edizione), cui sono seguiti Ladri e barattoli (Marcos y Marcos, 1996), Nemiche (Frassinelli, 1998), Il pelago nell’uovo (Mobydick, 2000), Sirena. Mezzo pesante in movimento (Mobydick, 2001, vincitore del premio “Fenice Europa 2002 sezione “Claudia Malizia”; ed. Salani, 2004; premio Desenzano Libro Giovani 2006; TEA 2007), Alice nell’ombra (Frassinelli, 2002), Sorelle (Frassinelli, 2004 vincitore del premio Scerbanenco 2004); L’una nell’altra (Dario Flaccovio, 2006); FramMenti. Storie di un fortino di periferia (Mobydick, 2006). Ha curato e partecipato all’antologia noir Alle signore piace il nero (Sperling & Kupfer, 2009). I suoi racconti sono presenti in varie antologie e su quotidiani e riviste. Ha scritto libri per ragazzi, tutti editi da EL, vincendo numerosi premi. È autrice insieme a Nicoletta Vallorani dello sceneggiato radiofonico Mi chiamano Bru in onda su Radio2. È tradotta in molti paesi d’Europa. Il suo romanzo Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010) è stato tra i dodici finalisti del premio Strega 2010.
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