Per la rubrica 50 (5) sfumature di social, abbiamo realizzato, per voi, cinque interviste a cinque giovani BookTuber che, con allegria e modernità, si sono fatti portavoce della lettura nel mondo social. Con i loro “Senza cincischiare oltre” (Valery Tikappa), “Ciao bibliofili” (Fangirl in Love with Books), “Ciao a tutti e a tutte” (eri gibbi), “Buongiorno lettori” (LunaLovebook) e “Ciao a tutti ragazzi” (Mirko Smith) ogni giorno, senza filtri o menzogne, si offrono al loro pubblico nella loro semplicità e nel loro amore per i libri. Scopo? Quello di creare un posto felice per chi ama i libri.
Abbiamo chiesto loro alcune cose, e con la schiettezza che li distingue, ci hanno risposto. Oggi è il turno di GABRIELLA.
La prima domanda forse sembrerà la più banale, ma è quasi d’obbligo: com’è nata la tua passione per la lettura? E qual è il primo libro che ricordi di aver letto?
Non so come sia nata esattamente la mia passione per la lettura, so solo che non ricordo un periodo della mia vita in cui io non abbia avuto un libro fra le mani! Ricordo persino quelli fatti a cartoncino, piccoli e quadrati, con storie brevissime, spesso su animali parlanti, che aiutavano a imparare a leggere. Il primo libro di cui, però, ho davvero memoria è sicuramente “Alice nel paese delle meraviglie” di Carroll: ero alle elementari e pregai mia madre, che da poco mi aveva svelato che i miei cartoni animati preferiti provenivano da storie scritte, di portarmi in libreria. Corsi verso il reparto dedicato ai bambini e ai ragazzi e mi fiondai su Alice, stringendolo a me; lo lessi in pochissimi giorni, innamorandomi della sensazione che quelle parole e quelle pagine mi stavano donando. Ho ancora oggi quella copia e ne sono tremendamente gelosa.
Il mondo social è fatto di gente educata e rispettosa, ma anche di persone maleducate che non pensano prima di digitare sulla tastiera parole, a volte, davvero pesanti e cattive. Tu, come reagisci ai commenti inopportuni o alle critiche gratuite?
Inizialmente ci rimanevo molto male, non capivo il perché di tutta quella cattiveria gratuita. Con il passare del tempo e crescendo, sia personalmente sia a livello social, ho imparato a non dare importanza a commenti poco carini o maleducati che non porterebbero a nulla se non a polemiche. Mi piace confrontarmi con persone che hanno opinioni diverse dalla mia, purché si possa avere un dialogo civile, che magari può portare ad ottimi spunti di riflessione. Negli altri casi, meglio lasciar perdere, sorridere, cancellare il commento e far finta di nulla.
Considerato, appunto, l’aspetto meno piacevole dei social, cosa ti ha dato il coraggio e la spinta a “metterci la faccia”?
Ci sono voluti un po’ di mesi prima di decidere di mettermi davanti alla videocamera (o meglio, alla webcam del pc) e registrare il mio primo video. Iniziai a seguire un paio di booktuber, italiani e non, e, dopo qualche tempo, pensai “potrei farlo anche io!”. Avevo bisogno, in quel periodo, di parlare della mia passione e dei miei libri preferiti, così mi buttai, senza pensarci troppo, altrimenti non avrei mai vinto la mia paura. Lo feci per me stessa, semplicemente.
Dai tuoi video si nota che, pur avendo delle preferenze per un genere piuttosto che per un altro, il tuo bagaglio libroso è un variegato ventaglio di generi e autori, grazie anche alle collaborazioni con diverse case editrici. In tutto questo, come capisci se un libro “fa per te” oppure no?
Per me è abbastanza semplice: mi basta leggere la trama. Se non mi ispira, probabilmente il libro non fa per me. Ho bisogno di sentirmi attratta dalla storia e da come mi viene presentata dal retro del libro stesso o dal suo autore o editore.
Per quanto riguarda gli esordienti, invece, come ti rapporti a loro e alle loro opere quando ti chiedono una recensione? Nel tuo “giudizio”, tieni in considerazione il fatto che si tratta dei loro primi lavori o ti ci approcci come con ogni altro libro?
Fino a qualche mese recensivo quasi tutti i libri di autori emergenti che mi venivano proposti, mentre ora, per mia volontà, le collaborazioni sono diminuite perché purtroppo il 90% delle volte in cui mi sono approcciata ad un autore emergente non ho avuto ottime esperienze. Comunque, quando li recensivo, tenevo conto del fatto che magari fossero i loro primi lavori e, soprattutto, se fossero stati affiancati o meno da un editor.
Qual è il tuo autore preferito?
Non si fanno queste domande! È difficilissimo scegliere… diciamo che, per affetto, la prima risposta che mi viene in mente è J.K. Rowling, ma ce ne sono davvero tanti, tantissimi altri.
E qual è, invece, quello che ti piace di meno?
Non ho mai amato Verga e Svevo, purtroppo.
Se avessi la possibilità di incontrare uno tra i tanti autori di cui hai letto, quale vorresti incontrare?
J.K Rowling! Sarebbe un sogno.
E se a quest’autore potessi fare una sola domanda, cosa chiederesti?
Credo che sarei troppo emozionata per fare domande, piangerei dicendole “grazie” all’infinito e cercando di spiegare cosa significano i suoi libri per me.
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Ho appena terminato “The Beholder” di Anna Bright, un fantasy per ragazzi che per ora è presente solo in inglese.
E quello che invece hai in lettura in questo momento?
Penso inizierò “Sanctuary” di V. V. James, un thriller con elementi fantasy.
Quali sono, secondo te, i tre libri che ogni lettore dovrebbe leggere almeno una volta nella vita?
Il signore degli anelli, Harry Potter e Il piccolo principe.
Molte personalità social (Youtuber, Blogger, Influencer) ultimamente si stanno cimentando nella scrittura di libri che, molto spesso, vengono pubblicati da Case Editrici di una certa importanza. Tu hai interesse per la scrittura? Se sì, cosa ti piacerebbe scrivere?
Ho sempre scritto, fin da quando ho imparato a farlo. Ho iniziato con le fanfiction per poi cominciare a scrivere storie nuove, principalmente fantasy, ovviamente. Attualmente (in realtà ormai da un anno) sto scrivendo una storia che amerei veder pubblicata.
Abbiamo guardato un po’ dei tuoi video e abbiamo notato che leggi molti fantasy; ne abbiamo quindi supposto che sia uno tra i tuoi generi preferiti. In virtù di questa nostra supposizione (che puoi tranquillamente smentire se errata) qual è secondo teil libro che può considerarsi un po’ il capostipite del genere fantasy? Quello che poi, nel corso del tempo, ha influenzato tutti i libri di questo genere che sono stati pubblicati?
Penso che Tolkien, con i libri dedicato al mondo degli Hobbit e della Terra di Mezzo, abbia decisamente influenzato tutto il panorama fantasy che conosciamo oggi.
Dai tuoi video si intuisce che, a volte, leggi in lingua originale. Quali differenze, in quanto lettrice, riscontri tra le versioni in lingua e quelle tradotte?
A volte, purtroppo, il testo tradotto perde un po’ lo stile dell’autore, o magari capita che alcune parole (inventate o meno) siano tradotte male.
Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo modo di comunicare?
Penso la spontaneità e la passione: non parlo solo di me stessa, ma di tutti i booktuber e i bookblogger italiani che seguo. In ognuno di loro si percepisce l’amore per la lettura e per i libri di cui stanno parlando. Basta guardare i loro occhi, la loro gestualità e sentire il tono della loro voce. Non sono mai rigidi o altezzosi, ma dialogano come se stessero parlando con un amico di qualcosa che amano davvero.
Si sono create delle amicizie con altri Booktuber? Vi scambiate idee e consigli?
Ho tantissime amicizie nate grazie al mondo di Booktube Italia, alcune di queste sono diventate per me importantissime ed essenziali. Ci scambiamo ogni giorno idee e consigli, ma non solo sui libri. Si tratta davvero di amicizie sincere e bellissime.
Quali sono i tuoi progetti e desideri per il futuro?
Difficile rispondere, anche perché non amo parlarne per scaramanzia. Rimango sul vago e dico solo: serenità.
Se dovessi dare ad un aspirante Booktuber un consiglio, quale sarebbe?
Di essere loro stessi, non copiando nessuno, esprimendo al meglio la loro passione attraverso i social. Di non aver paura di essere giudicati e di rispettare sempre l’opinione altrui, pur facendo valere la propria.
E infine: se la tua vita fosse un libro, quale sarebbe il titolo?
“Mai una gioia”, decisamente. Scherzi a parte (più o meno), non ne ho davvero idea. La domanda mi manda in crisi! Forse il titolo dovrebbero sceglierlo persone che mi conoscono bene, sarebbe più facile.
Se volete conoscere meglio Gabriella e i libri di cui parla seguitela sui social (basta un clic sui link seguenti)!
I social di Gabriella:
– Goodreads
– YouTube
Nelle ultime cinque settimane vi abbiamo parlato del mondo dei libri su Youtube (ma non solo) intervistando cinque Youbooker. Esperienze, curiosità, prospettive del lato digital della letteratura che sta conquistando tanti millennials. Per noi è stato un piacere conoscere la passione di questi ragazzi e speriamo di averla trasmessa anche a voi!