Autore: Stephanie Cowell
Pubblicato da Neri Pozza - Giugno 2015
Pagine: 380 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori delle tavole
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Uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Un uomo, con una passione consumante; orgoglio, imprudenza e coraggio hanno dipinto le sue tele. Il suo più grande amore, Camille, vissuto con passione e autolesionismo. Un libro che ci ha permesso di conoscere l’uomo prima dell’artista mettendo in risalto la sua capacità di amare ed essere amato.
“Quanto tempo ci vorrà per diventare un vero pittore?” “ Tutta la vita”.
La pittura, il suo genere di pittura, fu la sua linfa vitale. Monet non fu mai capace di separare la sua vita, i suoi affetti da essa. Non fu mai disposto a scendere a compromessi, non accettò mai di appiattirsi per condurre un’esistenza considerata normale per i dettami dell’epoca, ne dal punto di vista umano, ne tanto meno nell’arte della pittura.
Pochi furono in grado di comprenderlo, molti quelli che lo attaccarono. Fin dai primi passi nel mondo dell’arte poco più che adolescente parlò di un fuoco, di una passione:
Ho un tale fuoco dentro di me e tanti progetti. Desidero sempre l’impossibile. L’acqua limpida con le alghe che ondeggiano sul fondo… È meravigliosa da guardare, ma tentare di metterla su tela è un’impresa tale da farti ammattire.
Non ebbe mai un grande amore nei confronti dell’attività di famiglia sulle coste della Normandia. Subito dopo la morte dell’adorata madre decise di andare a Parigi, perché necessitava di nuovi stimoli per arricchire la sua arte.
Fin da subito, durante la sua esperienza parigina, conobbe numerosi giovani artisti, che poi lo accompagnarono attraverso gioie e dolori della sua vita. Furono la sua famiglia.
Boudin, che da subito comprese il suo genio e lo spinse a non lasciarsi mai sopraffare dalle avversità. E poi Renoir, Manet, Pissarro, Cezanne, e il più importante di tutti il suo migliore amico, il suo mecenate, uno dei personaggi più importanti per Monet, F. Bazille.
Una vita bohémiene, tra atelier fatiscenti, povertà, mostre al Salone, mostre indipendenti, successi, cadute, sogni e realizzazioni.
La donna col vestito verde è diviso in sette parti e percorre la vita di Monet dagli esordi alla notorietà. La parte degli interludi parla di Monet a Giverny ormai stanco e consapevole della sua notorietà, mentre sta per concludere la sua raccolta di dipinti sulle ninfee. Ma il fulcro attorno al quale si sviluppa il libro è l’incontro più importante della vita di Claude Monet, quello con Camille Doncieux. Giovanissima parigina di buona famiglia, dall’animo complesso, fragile ma allo stesso tempo tenace, che tra alti e bassi resterà accanto al pittore fino alla morte. Un amore autentico, passionale, molto travagliato, mai banale che fu una croce e uno stimolo per Monet. Camille fu di ispirazione per molti quadri, da La donna col vestito verde fino alle ultime raccolte sulle ninfee, nelle quali Monet cercò di mantenere vivo il ricordo del suo amore impersonificando attraverso la pittura la sfaccettata personalità della sua amata, madre dei suoi figli.
La donna col vestito verde è un libro molto dettagliato ne susseguirsi degli avvenimenti, con un ritmo incalzante capace di suscitare momenti di profonda commozione. Riesce ad introdurre il lettore al mondo dell’impressionismo con descrizioni pure e istintive:
Migliaia di caffè, sulle cui vetrine campeggiano le réclame dei vini, migliaia di vicoli, muri di mattoni ricoperti da manifesti. In un quartiere le strade erano ingombre di sporcizia, mentre in altri venivano lavati quotidianamente. Nei parche verdi e maestosi la luce del sole danzava tra gli alberi per andare a posarsi sugli abiti eleganti delle signore sulle piume e sui fiori di seta dei cappelli. Bimbi lindi e vivaci saltellavano spingendo i loro cerchi. Claude non aveva mai visto così tanta gente in tutta la sua vita.
Approfondimento
Stephanie Cowell ne La donna col vestito verde, ha descritto in modo semplice un personaggio complesso come Monet, senza sminuirlo, permettendo al lettore di comprendere prima l’uomo e poi l’artista.
Attraverso la descrizione di profonde passioni e sentimenti ha permesso di capire chi fu Claud Monet e quale storia lo spinse a dipingere ogni suo quadro. Questo libro è stata un’illuminazione sul mio punto di vista, non guarderò mai più un quadro di Monet senza pensare a lui e alla sua Camille, la sua Minou…
Se dio non avesse creato il seno femminile, non so se sarei diventato pittore” Pierre-Auguste Renoir.
Mafalda Fusilli