![Recensione di La Santuzza è una rosa di Giuseppina Torregrossa Recensione di La Santuzza è una rosa di Giuseppina Torregrossa](https://www.leggereacolori.com/wp-content/uploads/2024/05/La-Santuzza-e-una-rosa-1.jpg)
Autore: Giuseppina Torregrossa
Pubblicato da Feltrinelli - Novembre 2023
Pagine: 240 - Genere: Narrativa Italiana, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807035548
ASIN: B0CKZ8X4Y7
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Viciuzza e Rosalia, due ragazze povere di Palermo, si incontrano nei vicoli della città, sviluppando un'amicizia speciale. Rosalia non è solo una coetanea, ma la Santuzza, venerata dal popolo. Viciuzza, priva di una madre affettuosa, trova conforto nell'aiuto del gesuita padre Cascini, che la salva dalla strada e la affida alla pittrice Sofonisba Anguissola. Nel 1624, durante l'epidemia di peste, solo la Santuzza può salvare Palermo, realizzando il piano di padre Cascini per nobilitare Rosalia. Il romanzo di Giuseppina Torregrossa intreccia spiritualità, amicizia, arte e potere, con Palermo al centro di complotti e speranze.
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Rosalia dice che per essere sante basta essere gentili, generose, occuparsi degli altri e non chiedere nulla in cambio. Dovremmo essere tutte sante noi femmine, ma non è così.
Viciuzza è considerata la scimunita di via degli Schioppettieri, le piacerebbe giocare e correre in giro come gli altri bambini, ma non ne ha mai avuto il coraggio. Testa grossa, collo esile e spalle incurvate, viene sempre presa di mira dalla madre che la picchia e la tratta come schiava per fare i lavori domestici mentre lei vaga in giro a procacciarsi i clienti. Viciuzza vorrebbe tanto scappare e fuggire via da questa vita. L’occasione le capita quando sente parlare di una giovane ragazza misteriosa e bella che regala grazia e consolazione. Vuole conoscere anche lei questa famosa ragazza e, chissà, magari potrebbe diventare sua amica. È proprio quando esce di casa per la prima volta che si scontra con le brutture del mondo e sarà proprio la misteriosa ragazza Rosalia ad aiutarla a rialzarsi. Rosalia è la Santuzza che tutte le donne di Palermo invocano per ottenere una grazia e un aiuto, soprattutto durante il periodo della peste.
Padre Giordano Cascini è il responsabile provinciale della Compagnia di Gesù incaricato di ricostruire la storia di Santa Rosalia per conferirle una genealogia illustre e renderla ben accetta non solo al popolo, ma anche al clero e alla borghesia della città di Palermo. La sua strada si incrocerà con quella di Viciuzza anche se ancora non sa che, alla fine, sarà proprio la giovane ragazza a dipanare la questione e a organizzare, con l’aiuto di altre donne, una processione per mettere fine alla peste che affligge la città siciliana.
La Santuzza è una rosa è una storia di crescita e di speranza, una storia che si basa su fatti storici ben definiti, ma che spesso si intreccia anche con la leggenda.
Approfondimento
Tutti forse sanno che Santa Rosalia è la patrona di Palermo. Si narra che fosse figlia di un conte, che visse in ricchezza e venne educata alla corte di Ruggero II di Sicilia, di cui era la nipote. La leggenda narra che il conte Baldovino un giorno salvò il re Ruggero da un animale selvaggio e di conseguenza, per sdebitarsi, il re gli concesse la mano di sua nipote Rosalia. Il giorno prima delle nozze, la giovane si presentò a corte declinando l’offerta di sposarsi e annunciando che voleva dedicarsi a Gesù. Per allontanarsi dai genitori e dal promesso sposo, che cercavano di dissuaderla, decise di ritirarsi in una grotta, dove morì in solitudine.
La storia poi ci racconta che nel 1625 la Santa salvò Palermo dalla peste e ne divenne patrona, esautorando di fatto gli altri patroni della città, come Sant’Agata.
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